Quanto pesa il tuo bagaglio emotivo?

18.08.2022

Vi capita mai di reagire in maniera esagerata ad una certa situazione? Qualcuno vi sta chiedendo qualcosa e subito una risposta arrabbiata, nervosa  (se risposta la si vuole chiamare) esce dalla vostra bocca senza che nemmeno ve ne accorgiate. Una risposta che non sta dando soluzione al semplice quesito che è stato posto, ma che sa più di sfogo, che porta con se tutta la stanchezza e la frustrazione di giornate difficili. A volte non lo si fa nemmeno apposta o per cattiveria, ma semplicemente diventa quasi un riflesso involontario. Altre volte invece si vuole buttare fuori tutto ciò che si ha da dire, spinti da quei sentimenti forti di rabbia e frustrazione, trasformandosi più in un drago sputafuoco che in una persona che voglia far valere le proprie ragioni. Alcuni di voi in questo momento staranno pensando ad un momento in cui si sono trovati in questa situazione... ecco... fate mente locale!
Cosa è successo? Cosa stavate provando? Cosa stavate pensando? Cosa vi ha fatto scattare? 
Rispondere a queste domande è una cosa molto personale, ma ciò che hanno in comune spesso le risposte è il carattere emotivo. Ciò che guida queste situazioni spesso è la rabbia. 

La rabbia è un'emozione difficile. È potente. È dura. È incompresa. La rabbia viene giudicata. Giudicata come qualcosa di sbagliato, come qualcosa che non dovrebbe essere provato e che non dovrebbe essere mostrato. Tanto negli adulti quanto nei bambini. In questi anni si sta vedendo un aumento di esplosioni di rabbia, situazioni che sfociano in comportamenti irrazionali e irragionevoli. Noi adulti siamo i primi ad avere difficoltà a gestire la rabbia. Una minima cosa ci attiva, siamo tesi come corde di violino e non appena anche solo un chicco di polvere ci tocca, cominciamo a riprodurre un suono spacca timpani. Trovarsi a rispondere in maniera sproporzionata a ciò che sta succedendo non è una situazione così rara, purtroppo con il tempo può diventare la norma, andando a rendere difficili le relazioni intorno a noi. 

Ma perché lo facciamo? Purtroppo la linea "causa - conseguenza" non è così semplice; ci sono molte dinamiche in gioco che complicano il tutto. Oggi vogliamo sempre avere una risposta semplice per tutto, ma purtroppo in alcune situazioni questo non è possibile. Noi siamo esseri umani e siamo molto complessi, come complesse sono le nostre azioni, i nostri sentimenti e i nostri pensieri. Ciò che possiamo però dire è che sicuramente ognuno di noi si porta un bagaglio appresso, un bagaglio che è fatto di bei ricordi ed esperienze positive, ma anche di frustrazioni, stress, paure e chi più ne ha più ne metta. Questo bagaglio noi non lo abbandoniamo mai e purtroppo a volte è più lui a portare noi che il contrario. Quando quindi cade quel minuscolo granello di polvere sulla nostra corda, quello che risuona non siamo noi solamente in quel preciso istante, ma noi insieme a tutto il bagaglio che ci portiamo dietro, e spesso questo bagaglio non migliora la situazione. Non è tanto quindi quel granello di polvere ad essere il problema.. forse è il nostro bagaglio che, nel momento sbagliato, si riversa, creando un caos ancora più grande, ancora più rumoroso e ancora più pericoloso.

Ripensate ora a quel momento a cui avete fatto mente locale qualche riga più in alto, provate a pensare alla situazione oggettiva. Provate a descriverla. Senza carichi emotivi, senza giudizi. Solo ciò che è successo. Solo le azioni. Questo giochetto aiuta a vedere la situazione spostando per un attimo il vostro bagaglio e permettendovi di vedere quindi anche la proporzione della vostra reazione.
Mia figlia mi ha semplicemente chiesto di giocare con lei ma io sono appena rientrato dal lavoro, il mio collega mi ha semplicemente chiesto un chiarimento su un problema che ha trovato, il mio compagno mi ha spostato le cose che avevo messo da parte solo perchè stava riordinando casa. 
Questo è solo una modalità per riuscire a leggere meglio la situazione e il proprio comportamento e avere la possibilità di decidere come muoversi la volta successiva, ma spesso le cose non sono così semplici e i bagagli non sono così facili da spostare. 

Per questo mi chiedo, come si può stare meglio? Come si può riuscire a tornare a reagire in modo appropriato a quel semplice granello di polvere? Gestire il proprio bagaglio non è così facile, a volte si riesce a leggere il proprio comportamento e autoregolarsi, altre volte invece c'è bisogno di una mano; non di un amico, non del proprio partner, ma di una persona esterna, che possa ascoltarti senza alcun tipo di preconcetto, giudizio o aspettativa nei tuoi confronti. Una persona che non possa essere ferita da ciò che potresti dire, una persona che non verrebbe delusa o che non si aspetta nulla da te. Una persona con cui si possa versare il proprio bagaglio sul pavimento e insieme a cui si possa cercare di fare chiarezza per far si di rendere quel bagaglio meno pesante. In questo modo forse si potrebbe riuscire a riprendere il controllo della propria vita, dei propri comportamenti e dei propri sentimenti. 

  

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